Degenerazione maculare senile
Cause
La degenerazione maculare legata all'età (DMLE) è la principale causa di perdita visiva irreversibile nei soggetti di età superiore ai 65 anni.

La DMLE può essere considerata come l'accentuazione dei fisiologici processi di invecchiamento della regione maculare retinica, con l' iniziale comparsa di drusen e di alterazioni dell'epitelio pigmentato retinico (Figura 1), sino alla progressiva atrofia della retina e della coriocapillare maculare come avviene nella forma atrofica di DMLE (25% dei casi di DMLE).

Nel 75% dei casi la DMLE si presenta nella forma umida, le lesioni iniziali progrediscono verso una neovascolarizzazione, con comparsa di edema ed emorragie maculari (Figura 2), che progrediscono sino ad indurre fenomeni fibrotici maculari nelle fasi tardive (cicatrice disciforme).

Dal punto di vista epidemiologico la DMLE ha un'incidenza stimata in Italia di circa 28.000 nuovi casi all'anno, e la probabilità di sviluppare tale patologia sembra essere direttamente proporzionale all'età, con una prevalenza di lesioni predisponenti di oltre il 30% nei soggetti con più di 70 anni.

Numerosi sono i fattori di rischio della DMLE:
  • invecchiamento maculare, predisposizione genetica, ipertensione arteriosa e vasculopatie
  • Fattori esogeni: radiazioni ultraviolette (marinai, agricoltori..), alimentazione, fumo
  • Fattori oculari: ipermetropia, elevato rapporto C/D, rigidità sclerale, iride chiara, esposizione a luce di 400/700 nm
In particolare il fumo di sigaretta aumenta il rischio relativo di 2,4 volte, mentre effetti benefici dal punto di vista preventivo, sono dati da un'alimentazione ricca di antiossidanti, sotto forma di integratori alimentari, o anche di bevande come il vino rosso.
Figura 1 Figura 2
Diagnosi
Caratteristica della degenerazione maculare è la riduzione visiva centrale, più lenta nella forma atrofica, a volte rapida e improvvisa nella forma umida, con conseguente deficit visivo nel punto di fissazione, il cosiddetto scotoma centrale (Figura 3). Altra caratteristica è la metamorfopsia, ossia una visione ondulata in prossimità del punto di fissazione, evidenziabile con il semplice test di Amsler (Figura 4).

Per evidenziare i primi segni di degenerazione maculare, o farne diagnosi quando questa è già presente, è sufficiente sottoporsi a visita oculistica. L'esame oculistico permette anche una irrinunciabile valutazione di tipo funzionale, tramite studio dell'acutezza visiva, della griglia di Amsler, della sensibilità al contrasto e del campo visivo.

Nel sospetto di degenerazione maculare vi sono poi indagini di secondo livello quali angiografia fluoresceinica o con indocianina, ed OCT.

Da un'indagine Doxa è emerso che in Italia il 75% dei soggetti ultrasettantenni non ha alcuna informazione sulla degenerazione maculare, e tra gli over 50 (già a rischio) solo il 36.5% si sottopone annualmente a visita oculistica, mentre il 10% non ne esegue mai. Tali dati spiegano il perché spesso tale patologia venga diagnosticata solo in fase avanzata, quando una diminuzione visiva porta il soggetto dall'oculista.
Figura 3 Figura 4
Terapia
Mentre per la forma atrofica di DMLE non esiste terapia, ed è pertanto consigliabile un trattamento preventivo del secondo occhio per mezzo di antiossidanti per via orale, la forma neovascolare, sulla base di classificazioni angiografiche che tengono in considerazione la localizzazione della membrana neovascolare rispetto alla regione foveale, e rispetto al piano retinico (forme classiche e forme occulte), può giovare di varie tecniche di trattamento quali: fotocoagulazione laser, terapia fotodinamica, tarapia intravitreale antiangiogenica o con triamcinolone acetonide, terapia chirurgica..

La valutazione delle possibilità terapeutiche viene eseguita pertanto in seguito ad un appropriato inquadramento diagnostico, e avrà tante migliori probabilità di riuscita quanto più precoce sarà la diagnosi di malattia.